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Chiesa di San Benedetto

La costruzione era intitolata alla Natività della Beata Vergine dalla seconda metà del ‘500. Nel 1625 è stata rimaneggiata, grazie alla cospicua donazione del nobile Goffreda, e dedicata San Benedetto. L’impianto originario prevedeva una pianta rettangolare ad unica navata ma nel 1789 è stata ampliata lungo il lato sinistro, incorporando parte dell’ex Monastero delle Benedettine. All’interno sono custodite numerosi dipinti seicenteschi ed opere in cartapesta.

PREMESSA STORICA

L’edificio esisteva già nel ‘500 con il titolo di Natività della Beata Vergine ed era affiancata da un Monastero attivo fino al 1640. Nel 1625, grazie al contributo di Francesco Antonio Goffreda, la chiesa venne profondamente rimaneggiata ed intitolata a San Benedetto, come ricorda l’epigrafe del portale principale. Intorno al 1789 l’edificio venne ampliato incorporando a sinistra una parte dell’ex monastero.  

ESTERNO

La chiesa sorge ad angolo tra via S. Cosimo e via Giuseppe Perrone, in prossimità delle ormai scomparse mura quattrocentesche e di Porta Nuova. Ha una facciata rettangolare rafforzata da due pilastri laterali, alta circa 9.5 mt. Al centro si apre il portale principale con l’architrave modanata che reca l’iscrizione MATRI VIRGINI AC DIVO BENEDICTO 1625. Superiormente una finestra rettangolare illumina l’interno. La copertura originaria era, probabilmente, a capanna con capriate lignee. S’intravedono tuttora i conci diagonali che ne delimitavano il contorno. Risale, infatti, al 1625 l’innalzamento della facciata con l’aggiunta del coronamento rettilineo.

Sul lato sinistro si nota la parte inglobata dell’ex monastero nella quale si accede tramite una piccola porta. In alto si rileva una finestra tamponata.

La presenza delle monache benedettine è avvalorata, inoltre, da una grata in pietra che si può osservare sul prospetto laterale in via San Cosimo.

Sul tetto della chiesa si eleva il campanile a vela con due campane , probabilmente ottocentesche, finemente decorate con l’immagine a sbalzo della Beata Vergine.

INTERNO

La chiesa è a pianta rettangolare, quasi priva di decorazioni architettoniche. Ha una copertura a botte con lunette ogivali laterali. Un arco in pietra poggiante su due pilastri laterali separa la navata centrale dall’altare maggiore. Il presbiterio è coperto da una volta a stella ogivale, con al centro un fiore scolpito in pietra.

Sul lato sinistro della navata centrale si aprono due archi che la collegano alla navata laterale, la quale è a pianta rettangolare con copertura a stella.

All’interno sono conservate numerosi dipinti e statue in cartapesta. Nella navata centrale sono conservate la statua di San Benedetto, il dipinto murale di Sant’Apollonia del ‘600, la statua della Madonna delle Grazie. Nell’area del presbiterio, invece, si rileva una grande tela di fine ‘600 raffigurante le Anime Purganti.

Nella navata sinistra si possono ammirare il bassorilievo in cartapesta del 1919, il dipinto del XVII secolo raffigurante la Madonna con Bambino e i Santi Benedetto e Antonio da Padova e la statua della Madonna Addolorata.

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